Collocandosi nell’area dei Disturbi dell’Umore (essendo una forma di Depressione Maggiore), la Depressione Post-Partum può:
- insorgere fino ad un anno di distanza dal parto;
- aumentare il rischio di future crisi depressive.
Inoltre, condiziona la donna:
- nel normale assolvimento del suo ruolo affettivo verso il bambino (l’intervento dello specialista si configura chiaramente come cura del malessere della madre e prevenzione di eventuali difficoltà della sua relazione con il bambino con possibili conseguenze psicopatologiche per quest’ultimo);
- nelle sue appartenenze familiari;
- nel suo rendimento lavorativo;
- si connota per alcune specificità che riguardano l’esperienza interna della neo-mamma.
La Depressione Post-Partum, infatti, può essere descritta secondo alcune (non necessariamente tutte in compresenza) delle seguenti variabili:
- sentimenti di inadeguatezza, fallimento, incapacità di far fronte alle situazioni che riguardano soprattutto l’accudimento del bambino;
- estrema ed inesorabile delusione in relazione al travaglio ed al parto;
- conflittualità rispetto all’allattamento o ad altri aspetti della maternità;
- paura per il neonato (e a volte del neonato);
- paura di rimanere sola con il bambino;
- paura di fare del male al bambino;
- disinteresse o eccessiva preoccupazione nei confronti del bambino;
- paura di essere respinte e/o non desiderate dal partner;
- calo del desiderio per ogni contatto fisico con il partner;
- diminuzione dell’interesse per i contatti sociali e perdita della fiducia negli altri;
- paura di rimanere sola e contemporaneamente paura del contatto sociale;
- disperazione e tristezza;
- sentimenti di estrema rabbia (specialmente rivolti al partner);
- paura che il partner possa farsi male o morire.
Alle suddette variabili, possiamo aggiungere sintomi fisici ed altri chiaramente psicologici, come:
- mal di testa;
- dolori addominali;
- disturbi del sonno;
- inappetenza o iperfagia (eccessivo aumento dell’appetito);
- sensi di colpa;
- incapacità di prendere delle decisioni;
- difficoltà di concentrazione e disturbi della memoria;
- ansia o panico.
La Maternity Blues è una modalità di risposta emotiva e fisica all’“evento parto” decisamente più leggera rispetto alla Depressione Post-Partum, ma talvolta si presenta come la fase iniziale di quest’ultima.
Generalmente, la Maternity Blues si risolve in alcune settimane dopo il parto durante le quali la neo-mamma avverte estrema stanchezza e tristezza accompagnate da crisi di pianto attribuibili:
- all’impegno fisico ed emotivo dei mesi di gravidanza;
- alle fatiche del parto;
- al repentino cambiamento ormonale;
- all’adattamento che la sua nuova condizione di vita richiede.
In ogni caso, è importante cogliere se questa normale risposta al parto si protragga nel tempo, meritando in tal caso attenzione specialistica, o meno.