Le tessere del mosaico (III parte)
verso una visione d’insieme
Per provare ad avere una visione d’insieme dei Disturbi Alimentari, oltre a quanto detto sulla diffusione, le forme e i vari fattori di rischio che concorrono a comporre l’immagine di questo problema trasversale alle varie fasi di sviluppo e così radicato nell’esperienza di molte persone, è fondamentale esplorare le emozioni che popolano la psiche di ogni persona che ne soffre.
Particolarmente appropriato, nel caso dei Disturbi in oggetto, è cogliere, da un lato, quali emozioni la persona deposita:
- nel momento del pasto;
- nel rapporto con il cibo in generale o con specifici alimenti;
- nell’immagine che ha del proprio corpo o di parti specifiche dello stesso, nella loro forma, dimensione ed aspetto;
dall’altro, quali vissuti abitano i diversi comportamenti che attengono al suo modo di alimentarsi e/o di occuparsi del corpo (significato simbolico delle pratiche messe in atto).
Soffermarsi su tali emozioni non può che essere oggetto della psicoterapia e quindi ci induce, necessariamente, a concentrarci sia su ogni tessera del mosaico che si tenta di comporre
- con i suoi risvolti individuali e collettivi,
- nelle sue specificità e nei suoi caratteri generali,
- attraverso le sue dimensioni temporali (tra passato, presente e futuro),
sia sulla visione complessiva del mosaico che via via, terapeuta e paziente insieme, compongono, intuiscono, rivisitano tutte le volte che occorre e nel tempo che decidono di darsi per costruire una narrazione utile alla guarigione.